La Recensione del ChangHong A126
di Stefano Ratto (nickname "Singsong" sul forum)
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![]() Ho acquistato il ChangHong A126 per un motivo in particolare: costa davvero poco. Forte di un prezzo di listino (sullo store dove l'ho acquistato) di 37 € invoglia davvero all'acquisto, soprattutto perchè le caratteristiche sembrano essere buone, in particolare per quello che riguarda l'autonomia. Due batterie da 2800 mAh dovrebbero assicurare giorni e giorni di libertà da caricabatterie e prese elettriche. E poi l'aspetto mi pareva solido, privo degli orpelli che spesso e volentieri "ornano" il case dei "nostri" cellulari cinesi. Un altro elemento che gradisco è il form factor originale di questo terminale. Non volendo replicare nessun cellulare conosciuto (a parte la vaga somiglianza a un concept Nokia che non ha mai visto il mercato) appare più gradevole di qualsiasi clone. Come prima informazione posso comunicare di aver azzeccato la scelta e che questa è risultata conforme a tutto quello che inizialmente desideravo. Tra le altre cose il ChangHong A126 è dual sim ed è fortunatamente privo di sintonizzatore TV analogico. Primo contatto Il primo impatto è notevole davvero. L'A126 è interamente in metallo, coperchio batteria compreso. Il peso ve lo lascio immaginare. Non ho una bilancia sottomano ma credo sia vicino ai 180 grammi, per cui non è esattamente indicato per i taschini delle camicie. Anche le dimensioni sono piuttosto generose: lungo 12 cm, largo 5,3 e spesso 13 mm. L'ergonomia però è buona, si impugna e si manovra facilmente con una sola mano (il retro è serigrafato, non liscio), sia utilizzando il touchscreen che la tastiera hardware sulla quale spenderò qualche parola più avanti. La parte frontale è quasi interamente liscia, a specchio, a parte un piccolo profilo rialzato che divide display e tastiera e che riporta il logo di Changhong (che non è un nome inventato, è un'azienda gigantesca che produce un'infinità di prodotti nell'ambito dell'elettronica di consumo). La confezione è come sempre piuttosto contenuta, in cartonato con un'apertura magnetica per il coperchio e contiene al momento della consegna: ![]() Il cellulare ChangHong A126 2 batterie da 2800 mAh 1 Auricolare stereo a filo 1 Pennino per il touchscreen esterno (a pendaglio, da legare al cellulare) 1 Caricabatteria da rete con adattatore incluso per prese italiane 1 manuale interamente in inglese Due parole vanno spese per la tastiera hardware: è piuttosto singolare e molto "stilosa" ma non praticissima. Come si intuisce dalle immagini è totalmente liscia, con una bella colorazione blu elettrico di sfondo ma è effettivamente una tastiera e non un "touch", nel senso che per digitare è necessario premere il tasto totalmente e non solo sfiorarlo. E' opportuno prendere un pò di dimestichezza causa un feedback non proprio immediato, ma con l'uso la risposta migliora. ![]() Il ChangHong A126 svolge il suo compito molto bene. La ricezione del segnale è strabiliante, sempre a pieno campo. Nel garage sotterraneo che utilizzo l'intensità del campo è scesa fino a una tacca, ma sono riuscito a telefonare lo stesso agevolmente. Ottimo! Altro elemento che mi ha stupito favorevolmente è la qualità audio in chiamata, molto forte e nitido (superiore per farvi un esempio a quello del mio HTC Diamond....). Anche immersi nel rumore assordante del traffico cittadino ogni parola arriva forte e chiara. Sulla versione del SO purtroppo non ci sono molte parole da spendere, è quello che ormai conosciamo. Rifinito bene graficamente, intuitivo e semplice (per altro contiene la localizzazione italiana, terribile come al solito) non nasconde nessuna particolare sorpresa. E' comunque veloce, non manifesta nessun impuntamento e apre agevolmente e velocemente ogni funzione. (continua a pag.2) -> |