10 marzo 2017
Ci hanno tolto le SIM ricaricabili e non ce ne siamo accorti!
Recentemente ho avuto bisogno di acquistare una nuova sim ricaricabile e, dopo una lunga ed infruttuosa ricerca di informazioni online, ho deciso di adottare i vecchi sistemi e di recarmi fisicamente nei punti vendita dei maggiori operatori telefonici italiani. Quello che ho scoperto è sconvolgente e credo che prefiguri anche una pratica commerciale scorretta. ![]() Se tutte queste offerte e promozioni fossero andate ad aggiungersi alle normali tariffe telefoniche a consumo, non ci sarebbe niente di male. Ma quel che è avvenuto è in realtà una vera e propria imposizione unilaterale che ha limitato fortemente il diritto di scelta del consumatore. ![]() So già che la maggior parte di voi penserà che ormai tutti hanno bisogno di "giga" sul proprio cellulare, ma non è affatto così. Il sottoscritto, ad esempio, si ritrova 12/16 ore al giorno davanti ad un PC connesso ad internet e non ha nessuna esigenza (nè voglia) di stare connesso anche in mobilità, oltretutto con uno strumento (lo stupidphone) che viene notoriamente usato per spiare e profilare chi lo utilizza. Ma a prescindere dalle diverse abitudini il mercato dovrebbe offrire a tutti la possibilità di scegliere il prodotto adatto alle proprie esigenze e non forzare il consumatore ad acquistare una cosa che non desidera. E invece, non solo non è più possibile acquistare un cellulare pratico, ovvero un "feature phone", perchè il mercato offre solo stupidphone e "basic phone", ma si è anche obbligati a sottoscrivere abbonamenti costosi, inutili ed indesiderati. ![]() Appare quindi chiaro che i principali operatori telefonici italiani stanno vendendo dei contratti telefonici con abbonamento spacciandoli per "ricaricabili". Questo, oltre ad essere disonesto, costituisce palesemente una pratica commerciale scorretta. Ma tutto ciò è legale? Da umile gestore di un sito web amatoriale non possiedo nè la competenza nè i mezzi per rispondere a questa domanda, ma invito tutti gli utenti di telefonia mobile a riflettere e chi ha le competenze necessarie a segnalare all'autorità garante delle telecomunicazioni questa situazione. Da parte mia offro piena disponibilità a collaborare ad eventuali "class action" ed a dare ad esse il giusto risalto sulle pagine di questo sito. Paolo Tortora © 2017 www.chinafonini.it |