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3 novembre 2010
Suonerie o "radioline"?

L'evoluzione dei telefoni cellulari, lo sapete, viaggia a ritmi vertiginosi. Negli ultimi anni il supporto di tali dispositivi a contenuti multimediali di vario tipo è andato costantemente migliorando, diventando pressochè completo nei terminali odierni, che sono, a tutti gli effetti dei prefetti riproduttori multimediali.
Nel campo dell'audio, si è passati rapidamente (poco più di 10 anni) dai cosiddetti "toni monofonici", alle suonerie polifoniche in formato midi, fino ai file wave con tutti i più popolari algoritmi di compressione, come il popolarissimo "MP3" o l'apprezzato "AAC".
Se da un lato questo adeguamento del supporto a tutti i formati ha portato, come detto, a trasformare i nostri cellulari in perfetti riproduttori multimediali (rendendo superfluo l'acquisto e l'utilizzo di ulteriori dispositivi), dall'altro ha generato un diffuso malcostume nella scelta e nell'applicazione delle suonerie utilizzate per la notifica di chiamate in arrivo ed eventi vari.
Una "suoneria", per definizione, deve avere caratteristiche tali da attirare l'attenzione dell'utente sulla chiamata in arrivo, altrimenti perde l'efficacia necessaria nello svolgimento della propria funzione. In particolare, le suonerie dovrebbero essere costituite da suoni composti esclusivamente (o in larga parte) da frequenze alte e medio-alte: non a caso si dice che il telefono stia "squillando".



Inoltre, nonostante l'evoluzione dei cellulari, i diffusori (altoparlanti) tutt'ora installati dalle aziende produttrici, sono del tipo "a una via", cioè dispongono di un solo elemento per tutte le frequenze (basse, medie ed alte). Questa caratteristica fa si che i cellulari non siano in grado di riprodurre brani complessi con diversi strumenti che coprono tutta la gamma di frequenze, senza generare una certa cacofonia e sgradevoli vibrazioni.
Quindi, prendere un file musicale in formato MP3 e utilizzarlo così com'è come "suoneria", non solo non è una operazione consigliabile, ma non è nemmeno "tecnologicamente avanzato" come molti credono: quando si sente un cellulare nelle vicinanze gracchiare orribilmente una canzone completa di batteria, voce e tutti gli strumenti del brano originale, a storcere il naso sono non solo i "puristi" dell'alta fedeltà, ma anche gli utilizzatori esperti di dispositivi digitali, che immancabilmente bollano il possessore del cellulare in questione come un classico "utonto".
L'immagine che mi sorge spontanea è quella di quei personaggi un pò "sciroccati" che negli anni '70 e '80 se ne andavano in giro (soprattutto nei piccoli centri urbani) con le loro radioline economiche che vomitavano musica incomprensibile, pensando di essere trendy e/o giovanili.
Per essere una efficace suoneria e per non produrre distorsioni durante l'esecuzione, un file audio deve rispondere a determinati requisiti. Per prima cosa dovrebbero essere del tutto assenti frequenze basse e medio-basse, come batteria e voce umana. Inoltre non dovrebbero esserci troppe "voci" (strumenti o suoni contemporanei) per non saturare le capacità del singolo altoparlante "a una via".

L'ideale sarebbe scegliere suoni acuti e squillanti composti da una singola "voce", come squilli, trilli, scampanellii e fischi. Vanno bene anche effetti speciali di varia natura, purchè composti da frequenze alte: il cinguettio di un uccello, ad esempio, va benissimo, mentre un cupo tuono, no.
Questo non vuol dire che non si possano usare suonerie musicali, ma non si dovrebbe mai adottare "brutalmente" un brano musicale così com'è: occorre intervenire su di esso o realizzarlo ex-novo partendo dal motivo dell'originale. Nel caso di un file midi è possibile usare degli editor gratuiti che permettono di "disattivare" le voci superflue o causa di distorsione, come le percussioni. Nel caso di un brano MP3 bisognerebbe isolare un segmento "pulito" in cui siano assenti fonti di distorsione, come la batteria o la voce umana. Ove questo non sia possibile, sarebbe auspicabile ricostruire il brano con un programma apposito, componendo il motivo della canzone con uno strumento musicale adatto, come si faceva con i vecchi "composer" dei cellulari monofonici, e salvarlo poi nel formato desiderato.
Se non siete in grado di compiere un simile lavoro, provate a fare una ricerca su internet: potreste trovare suonerie già pronte adattate dal brano musicale che desiderate. Ricordate però sempre che la "suoneria" deve essere differente dalla "canzone" e presentare le caratteristiche ampiamente illustrate prima. Diffidate da chi vi spaccia per "suoneria" il brano originale in formato MP3.

Paolo Tortora
© 2010 www.chinafonini.it


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